Salve a tutti un po' in ritardo e ben ritrovati per la settimanale recensione del nuovo episodio di "Doctor Who". Stasera esce "Cold War", e quale modo migliore di prepararsi se non leggendo e parlando un po' di "The Rings of Akhaten", dove al timone di comando troviamo un Neil Cross che ha deciso di farci tanto tanto male. Ma andiamo con ordine;
Già l'inizio è un po' strappalacrime, con la storia d'amore dei genitori di Clara e della foglia più importante di tutta la storia dell'umanità (quanto fa male una foglia in faccia? Il papà sembra che riceva un cazzotto quando viene colpito D: ).
La trama vera e propria dell'episodio non è questo granchè; è gradevole, ma si capisce davvero troppo poco del nuovo pianeta e delle abitudini oltre alla Cerimonia in corso. Ma si sa, il tempo stringe sempre e di certo non è la trama il protagonista di questo episodio, ma sono i dialoghi, è lo scritto di Cross con tantissime battute eccezionali ("We don't walk away") e lo speech finale che, sul serio, se qualcuno non ha pianto gli mando una cartolina di complimenti.
Quello che rende grandioso il discorso finale, oltre alla sua bellezza intrinseca e al magistrale Smith che, concedetemi, è ufficialmente diventato il mio Dottore preferito poco dopo Tom Baker, è Clara. Sempre la marcia in più da quando è comparsa, sempre metà della bellezza e della magia. Lo "Stonehenge Speech" era grandioso; l' "Akhaten Speech" è perfetto. Il tutto ben coadiuvato dalle musiche che, testo a parte, sono stupende (dico testo a parte perchè un filino ripetitive, eh. Ok, sono canti liturgici, ma non costava niente sforare le tre parole diverse).
Pecca, assieme alla trama non troppo incisiva, è l'uso dei Veglianti. Super creepy, con un outfit un sacco accattivante da competere con i Silents e usati in due scene e basta, mentre l'alieno testa a mandolino picchia su quel vetro per qualcosa come una decina di minuti. Avrei gradito senz'altro vederli un po' di più in azione, con la loro vocina coccolosa.
Ad ogni modo, se "The Bells of Saint John" mi era piaciuto, ma non abbastanza, "The Rings of Akhaten" si prende la strapiena sufficienza e anche di più. Per niente noioso, sempre in movimento e addio ai miei cuori.
Ora spero solo che Gatiss non faccia cavolate come altre volte; ho fiducia in "Cold War". E voi?
Geronimo!
No Time.
No Space.
Just me.
Guarda in questa settima stagione ho iniziato a rivalutare Matt Smith, prima ero sempre in fissa solo per David Tennat XD Dopo questa puntata non ho pensato a come avrebbe potuto farla David, è stata la prima in cui ho apprezzato Smith con tutto il cuore. Quindi *clapclapclap* bravo Matt!
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