Finalmente.
Avete presente quel che si dice sul ripetere le cose? Che prima o poi, con perseveranza e dopo svariati fallimenti, si riesce nell'intento?
Finalmente.
Ben ritrovati nell'angolo dei whovians. Stasera esce "Nightmare in Silver", quindi, puntualmente in ritardo, ecco che "MeanWhile in the Tardis" parlerà di "The Crimson Horror", il primo episodio di Gatiss CHE SI PUO' VEDERE. Se non consideriamo "Night Terrors", che a me alla fin fine piace.
Dopo "Cold War", le mie speranze erano a terra, distrutte in una valle di lacrime, trafitte dalla penna di quel maledetto di Mark che si diverte a pasticciare come un folle. Ho messo su "The Crimson Horror", con la testa già a (probabile) capolavoro di Gaiman di questa sera e sprezzante di quello che avrei considerato, ad occhi chiusi, un altro episodio flop.
Di certo non è stato un episodio eccelso, ma me lo sono gustato. Di brutto.
Non sto a ripetervi come sempre che non parleremo della trama (l'ho appena fatto! Ah!), quindi prendiamo in analisi l'episodio in sè. Intanto l'atmosfera: che Gatiss desse il meglio di sè nei contesti gothic e dark si sapeva, ma "Sweetville" convince assai. Inoltre si parla del periodo Vittoriano, quindi è tutto più bello perché la gente si veste un sacco bene.
La prima parte dell'episodio è tutta interamente incentrata sul trio delle meraviglie, Madama Vastra, Strax e Jenny. Adoro la combriccola, sul serio, che se ne dica Strax ha ridato utilità a dei Sontaran troppo vecchio stile per far paura (vogliamo parlare di "The Sontaran Stratagem"/"The Poison Sky"? Per favore, eh.), Madame Vastra è appositamente creata per essere una figadiddio e Jenny è colei che mi ha portato via l'amore. Niente elogi per lei. Ad ogni modo scorre bene, nonostante la sentita assenza del Dottore e di Clara che in questo episodio hanno meno spazio del solito e questa è, probabilmente, la pecca più grande (ma paradossalmente anche un punto di forza. Sento già richiedere lo spin-off). Cosa molto carina è incarnare il "villain" di questo episodio in una vecchietta docile all'aspetto, un po' come anche in "Amy's Choice"; non so perché ma i vecchietti cattivi mi fanno sempre ridere.
Incredibilmente, Gatiss ha scritto anche qualche bella battuta non banale, il che mi ha sorpresa enormemente e mi spinge a dare, un'altra volta, fiducia allo scrittore. Morale della favola, "The Crimson Horror" si merita la piena sufficienza come episodio (a differenza di "Cold War", ci tengo sempre a rammentarlo) e si rovina solo con il finale che però è comprensibile. Zio Neil, probabilmente, voleva dei bambini per il suo spooky Luna Park e Gatiss non voleva dare troppo spazio all'entrata in scena dei due bimbi nel SUO episodio, quindi risulta un po' tirato via e per i capelli. But keep calm and don't worry.
Finalmente, Gatiss, finalmente.
Geronimo!
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